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Uso spaziale del colore

Leonardo da Vinci, Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino (particolare), 1510-13ca   Il colore ha qualità proprie di rappresentazione dello spazio non connesse alla figurazione. Un aspetto del quale ha dibattuto lo stesso Itten (Johannes Itten 1888-1967) nel suo saggio Arte del colore (1961), ma che vorremmo qui esemplificare tramite l’opera (1) di un artista, docente anch’egli al Bauhaus come Itten, che delle capacità spaziali del colore si occupo per tutta la vita. Josef Albers (1888-1976) fu anzi […]

Uso ritmico del colore

Simone Martini, Maestà (particolare), 1312-15   Per portare un esempio di uso ritmico del colore parleremo della notissima Maestà (1) di Simone Martini dipinta nel 1312-15. (1) L’opera ha un andamento orizzontale. Nella parte inferiore vi compare il trono sul quale siede la Madonna con il bambino e ai cui lati si raccolgono i santi, sopra di essi, nella parte superiore, si staglia sul fondo blu il baldacchino colorato che funge da copertura. Se ora proviamo a eliminare la parte […]

Uso spazio-temporale della luce

Caravaggio, Flagellazione di Cristo, particolare, 1607   La luce può suggerirci la spazialità volumetrica dei soggetti, animati o inanimati, e una durevole o momentanea temporalità degli eventi. Nel corso della storia dell’arte le produzioni geografiche sono state contrassegnate da differenti tipologie di rappresentazione che, di volta in volta, subirono declinazioni secondo le epoche. Vorremmo quindi, anzitutto, mettere a confronto tre di queste differenti tipologie per differenziarne gli altrettanti modi d’intendere rappresentazione, spazio e tempo. Se prendiamo in esame una tipica […]

Risposta a Moebius

Questo intervento è stato suscitato dalla lettura de Il mio doppio io di Jean Giraud – Moebius, passatomi da Marco Bianchini, valente fumettista italiano sulla breccia ormai da molti anni. Alcuni passaggi del testo mi hanno colpito particolarmente e vorrei dar loro una risposta. In particolare Moebius torna con insistenza su alcuni aspetti linguistici che gli stanno particolarmente a cuore nel capitolo Questioni di stile. Nel testo il grande fumettista francese tende a sovrapporre questioni linguistico-tecniche espressive a considerazioni di […]

Linea, gesto e materia

Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890   Sino ad ora, all’interno di questo blog, ho introdotto gli andamenti spazio-temporali della composizione (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/andamenti-spazio-temporali-della-composizione/), gli aspetti delle forme geometriche di base (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/aspetti-delle-forme-geometriche-prime/) e gli aspetti del colore (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/aspetti-del-colore/), tutti elementi, questi, fondamentali per condurre l’analisi di un testo visivo dal punto di vista grammaticale, dato che, come già più volte detto, le immagini si avvalgono di una propria grammatica che ne consente l’espressione,  palesando all’occhio dello spettatore […]

Aspetti del colore

Chiunque di noi usi un computer si sarà certamente imbattuto in un programma di grafica e vi avrà notato la presenza di alcune sigle corrispondenti ad altrettante scale cromatiche. Non necessariamente si sarà domandato a cosa esse si riferiscano, ma RGB o CMYK dovrebbero comunque suonargli familiari.   (1)   Va anzitutto detto che le lettere, a composizione delle due sigle, sono le iniziali dei colori che le costituiscono. Red, green, blue per RGB e cyan, magenta, yellow, key black […]

Aspetti delle forme geometriche prime

In uno dei miei precedenti interventi ho trattato degli andamenti spazio-temporali inerenti la composizione (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/andamenti-spazio-temporali-della-composizione/), per completezza vorrei ora introdurre alcuni aspetti riguardanti le tre forme geometriche basilari, anch’esse preziosi strumenti compositivi: quadrato, cerchio e triangolo.     Il quadrato, contraddistinto dai suoi quattro lati e angoli uguali, non presenta moto, esso sembra chiudersi su se stesso, apparentemente immobile nella sua solidità suggerita dagli angoli retti. La stabilità e la concretezza insite in questa forma ne hanno consentito, sin dall’antichità, […]

Andamenti spazio-temporali della composizione

Nel precedente articolo (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/illusorieta-del-realismo/) ho evidenziato come parlare di realismo all’interno dei testi visivi sia improprio. Essi, infatti, impiegano codici che si rivolgono al nostro modo di vedere e pensare il mondo, dunque alla nostra percezione di esso, che lungi dall’essere reale è invece distorta: si era in tal senso portato l’esempio della convergenza prospettica che il nostro sguardo – e il disegno di conseguenza riproduce – percepisce. Il senso di realismo è quindi dato dal proporci il soggetto rappresentato […]

Illusorietà del realismo

Anonimo, Veduta di citta ideale (particolare), 1490-99ca   Questo, che qui presento, è il primo di una serie d’interventi finalizzati alla divulgazione delle grammatiche visive. Un aspetto che, come dissi nella premessa al blog (https://www.danilosantinelli.it/danilos-blog/due-tre-cose-sul-blog/), è strettamente legato all’analisi degli aspetti caratteristici della postmodernità, dato l’impiego massiccio delle immagini e della loro vasta diffusione attuata dal postmoderno in funzione di veicolo linguistico privilegiato e riconducibile alle sue caratteristiche di velocita di penetrazione inconscia, che in assenza di un’educazione all’alfabetizzazione visiva […]

5 – Dell’assenza

Quest’ultimo intervento vuole introdurre quei pittori contemporanei che all’umano esistere odierno hanno cercato di dare rappresentazione, mettendone in luce quella negazione dell’identità data dalla situazione socio-culturale, socio-economica e socio-mediatica. Dove l’eccesso informativo, anziché dar voce, ha ammutolito e annichilito le intelligenze, le umanità e le istanze  collettive, inghiottite nel frastuono assordante della valanga d’immagini, parole e comunicazioni, determinando al fine una paradossale assenza provocata dall’eccesso di presenza. I soggetti e l’esecuzione tecnico-pittorica, in questi pittori, palesano con determinazione quest’assenza drammatica. […]